1° maggio
Cerreto è una piccola frazione del comune di Saludecio, ed è conosciuta fuori dai confini della Valconca e della Romagna perché qui si svolge l’antico Carnevale di Cerreto, che rievoca la festa carnevalesca che si svolgeva come da tradizione nel Castello di Cerreto in tempo di Quaresima. Si tratta di un carnevale di campagna, con carri che rifanno a grottesche storie locali, con stand gastronomici e musica popolare.
Come ogni anno, il momento clou della festa sarà l’originale parata di carri e maschere tipiche che scende verso il caratteristico borgo rurale, un interessante centro di origine medievale cinto da mura.
L’uomo edera vestito di frasche, l’asino che si beve la luna nel pozzo, il pagliaccio fatto di canne e di paglia che alla fine viene incendiato dopo un arcaico rito preparatorio, sono alcune delle maschere tipiche degli antichi carnevali europei che si ritrovano rappresentate nella rievocazione cerretana.
Una serie di carri costruiti sul luogo rappresentano poi di anno in anno alcune delle curiose e poetiche storie di Cerreto, ben descritte dal poeta locale Vittorio Sanchini; si tratta di un ricco patrimonio popolare e contadina, tramandato oralmente da generazioni, e continuamente aggiornato tanto da costituire oggi un originale materiale di studi di etnografia.
La storia più famosa è quella della “Polenta t’è poz”, la polenta nel pozzo, che farà da spunto ai mangiari tipici offerti dallo stand gastronomico allestito per l’occasione, mentre la musica popolare del gruppo folk “L’allegra brigata” completerà l’animazione con la tradizionale musica da ballo.