Convegno terre del Lamone

Questa di cui stiamo per parlare, non è una sagra vera e propria, nel senso stretto del termine, bensì un convegno che ha come titolo “Terre del Lamone” che si terrà i giorni 8 e 9 giugno 2013 a Villanova di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna. A fare da corollario al convegno, ci sarà anche una piccola fiera del prodotto tipico della zona del basso ravennate. Si tratta di un’iniziativa estremamente importante, perchè attiene alla salvaguardia di un bacino fluviale che si riferisce al fiume Lamone, esattamente alla sua bassa vallata, che era il fiume dove Stefano Pelloni, detto il passatore, noto bandito romagnolo, esercitava la professione di traghettatore, in romagnolo “e pasador”. L’iniziativa valuterà in un tavolo di lavoro, le  problematiche e le opportunità del rapporto che intercorre fra il fiume e il paesaggio circostante. Si tratta in sostanza di fare una riflessione a ampio raggio sul degrado del paesaggio rurale che in teoria  si vorrebbe preservare e che invece risulta minacciato da una cementificazione selvaggia. Sarebbe importante, affinchè il rapporto fra l’ uomo  e il fiume si mantenga equilibrato e sicuro, avviare degli interventi che si possono definire antropici, mirati al mantenimento in sicurezza dei corsi d’acqua della provincia di Ravenna, nella fattispecie del fiume Lamone. La salvaguardia e la messa in sicurezza del fiume Lamone è importante anche da un punto di vista culturale, perchè la sua realizzazione concreta svolgerebbe un’opera di conservazione anche per quel che concerne la civiltà delle erbe palustri, che è una caratteristica di Villanova di Bagnacavallo, a cui è stato dedicato anche un museo. Da queste parti la cultura palustre  e fluviale aveva assunto una connotazione legata anche all’economia della zona e ai mestieri antichi come quello dell’impagliatore di sedie. A questi quesiti cercherà di dare una risposta  il convegno che si terrà a Villanova di Bagnacavallo, che secondo i puristi del dialetto romagnolo a Villanova di Bagnacavallo, si parla il miglior dialetto di tutta la Romagna. Lo sostiene anche il noto attore ravennate Ivano Marescotti, che ha portato recentemente in scena una “piece” teatrale tratta da un testo del poeta santarcangiolese Raffaello Baldini.