Festa del pane, dell’olio e del vino a Rimini

Domenica 21 novembre festa del pane, dell'olio e del vino a RiminiDomenica 21 novembre
Il territorio della provincia di Rimini sta vivendo un momento caratterizzato da una grande riscoperta dei suoi prodotti tradizionali. La festa del pane, dell’olio e del vino, ha come primo obiettivo, nella sostanza ha connaturato nel suo Dna, non l’essere l’ennesima rivisitazione dei prodotti a marchio Romagna, ma la valorizzazione di tutto quello che comporta il vivere in terra di Romagna.
In sostanza si tratta di accompagnare passo dopo passo le difficoltà di chi sceglie di lavorare la terra, traendone, con processi meticolosi, i piatti che poi ritroviamo sulla tavola, fino a conoscere tutto quello che è nato dalla nostra storia civile, come l’agricoltura moderna, le attività a esse connesse e la vita che si conduce in campagna. Tutto questo è avvenuto in una zona non particolarmente vocata all’agricoltura, bensì al turismo, così come si è sviluppato e caratterizzato nella zona di Rimini, dove gli ombrelloni sulla spiaggia sono disposti a filare di vite, e questa cosa ha un suo senso logico.
Gli organizzatori di questo evento, l’associazione Nuove Generazioni, vogliono ripartire da Rimini, una città all’apparenza distante dal suo entroterra, per tornare dal mare alla campagna, per diventare, come amano dire in tono scherzoso ma non troppo, i bagnini del nostro entroterra. E’ una provocazione intelligente, fatta allo scopo di non alimentare ulteriori divisioni fra città e campagna.
L’evento che non sarà solo una semplice sagra, ma anche un modo di produrre cultura, si terrà il giorno 21/11/2010, nel cuore della città di Rimini, nella vecchia pescheria di piazza Cavour. Si tratta di una festa essenzialmente rurale, che si concentrerà soprattutto sulle eccellenze prodotte nella valle Marecchia e nella Valconca, organizzata proprio nel centro di Rimini, in piazza Cavour, cuore pulsante della città di Rimini.

PROGRAMMA DELLA FESTA
La festa inizierà alle 9 di mattina con l’inizio vendita ed esposizione dei prodotti, ci sarà anche l’allestimento di una mostra con i disegni dei bambini.
Alle 11 ci sarà una lettura in piazza di fiabe legate alla tradizione, a cura di Azzurra Faeti. Ci saranno tavole rotonde e convegni per questo abbiamo detto che la festa non è una mera esposizione di prodotti tipici della nostra zona, ma produce anche cultura. Ci saranno pure spettacoli, premiazioni dei bambini che hanno partecipato ad attività didattiche, e l’inizio dei laboratori di panificazione per i bambini. Insomma un evento interessante dove la gastronomia e i prodotti tipici romagnoli si sposano felicemente con la cultura e con i temi di approfondimento legati all’agricoltura e al suo sviluppo nel terzo millennio.
Lo sforzo che si pongono gli organizzatori dell’evento, è quello di fare diventare questi prodotti tipici della Valmarecchia e della Valconca, un investimento sempre più culturale, che possa garantire attraverso l’organizzazione, il legame tra coesione sociale e lo sviluppo economico del territorio e di chi lo abita. Per questo sono necessari degli interventi specifici non solo in chiave quantitativa, ma soprattutto nel versante della qualità. In sintesi, è necessario riconoscere e promuovere il protagonismo fra le persone, imprese e istituzioni a partire dal proprio territorio.
L’obiettivo di questa festa non è dunque quello di fare della nostalgia fine a se stessa, ma presentare e di conseguenza cercare di vendere le eccellenze alimentari del territorio riminese, siano esse tradizionali, come la farina e il pane, siano esse nuove ma legate al nostro territorio come ad esempio l’olio che si produce sulle nostre colline, il vino riminese che ha avuto in questi anni una crescita enorme, fino alle straordinarie qualità di formaggio che si producono grazie alla passione dei romagnoli o dei sardi che si sono trapiantati sulle nostre colline, che ormai sono romagnoli anch’essi.
La festa del pane dell’olio e del vino sarà dunque una festa che recupererà tradizioni e saperi, che saranno sapientemente mescolati con il nuovo, con quello che arriva, con quello che sarà, insomma per creare una sintesi felice tra tradizione e modernità.
Ciò che rende unico il nostro territorio, la nostra tradizione, è il valore che le persone conferiscono ai manufatti e ai piatti mangerecci, la cura che ci mettono nel far crescere i loro prodotti.
La provincia di Rimini, pur essendo “vocata” al turismo si sta muovendo da tempo su questo versante per riguarda l’agricoltura. E la festa del pane dell’olio e del vino, che si terrà, ricordiamo in piazza Cavour nel cuore di Rimini, non è che la massima espressione di questo lavoro che è stato fatto a monte.
Per presenziare a questo evento, soggiorna in un hotel Rimini.

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